Stellantis nelle ultime ore ha lanciato l’allarme. Ecco cosa preoccupa il Gruppo automobilistico proprietario della Fiat
Non si può dire che Stellantis abbia vissuto mesi monotoni. Il gruppo automobilistico, uno più importanti al mondo, si è ritrovato infatti ad avere a che fare con una serie di situazioni molto spinose.
Dalla gestione degli stabilimenti produttivi italiani, estremamente in difficoltà, fino alle tensioni con il governo riguardo alla produzione futura di automobili sul nostro territorio. Insomma, Stellantis è stata a dir poco al centro dell’attenzione in questo inizio di 2024.
Stellantis stavolta ha fatto parlare di sé, lanciando un allarme non di poco conto per quanto riguarda il futuro dell’industria automobilistica tutta. La questione è davvero delicata, tant’è vero che va a toccare anche i governi europei. Ma di cosa si tratta?.
Stellantis lancia l’allarme: la richiesta
Stellantis lancia l’allarme dicevamo. E in particolar modo a farlo è stato Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo. Nel corso dell’evento Bernstein 40th Annual Strategic Decisions Conference in Austria, il dirigente si è soffermato sulle automobili elettriche e sulla situazione complessa della transizione del settore automobilistico verso la nuova motorizzazione.
Uno degli argomenti su cui Tavares si è soffermato maggiormente è quello del legame fra le aziende e i governi, invitando questi a contribuire attivamente per rendere più accessibile la tecnologia elettrica: “C’è bisogno di incentivi. Se i governi in Germania, Italia o altri Paesi non mettono a disposizione incentivi o smettono di darli, la domanda collassa“.
In poche parole, secondo Tavares, dipende tutto dai Governi e dal supporto che danno ai potenziali clienti. Solo così sarà possibile rendere le vetture full electric veramente accessibili. Il manager ha menzionato anche la Germania, Stato nel quale dallo scorso dicembre sono stati rimossi gli incentivi auto. In effetti, in terra tedesca, si è verificato un vero e proprio crollo della domanda di vetture BEV.
Tavares ha proseguito la sua analisi: “I consumatori stanno mandando un messaggio chiaro, la correlazione tra ordini e incentivi è evidente“. Un discorso che può essere di parte quello del dirigente Stellantis ma supportato da dati concreti. Se in Germania, senza incentivi, il mercato delle elettriche è crollato, in Francia, in una situazione diametralmente opposto e in piena fase di bonus, il settore dell’elettrico ha subito una decisa impennato. Vedremo ora cosa accadrà in Italia con l’accesso all’ecobonus al via da lunedì 3 giugno.
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