VENEZIA – Il Consiglio di Stato annulla l’addizionale comunale di 2,50 euro istituita dal Comune di Venezia per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo. E’ stato infatti accolto l’appello formulato, tra gli altri, da Save, riformando la sentenza emessa dal Tar Veneto e annullando la delibera del Comune del 23 dicembre 2022 istitutiva dell’addizionale comunale. «Un esito in linea con la nostra posizione – spiega in una nota Save – la nuova tassa andava a ledere non solo lo sviluppo del terzo scalo intercontinentale nazionale, ma avrebbe minato anche quello della vasta area servita, considerato il contributo dell’attività dell’aeroporto in termini di mobilità, occupazione, crescita economica».
«Come Comune di Venezia prendiamo atto della sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha annullato l’introduzione del contributo di 2,50 euro sui diritti aeroportuali dei viaggiatori in partenza dal Marco Polo. Erano risorse di spesa corrente che non entreranno più nel bilancio del Comune e che sarebbero serviti a pagare i servizi più prossimi ai cittadini. Rigettiamo la richiesta fatta dalla parte ricorrente (Save e altri, ndr.), e riportata nella sentenza, per la quale ‘l’opportunità di incrementare l’addizionale comunale all’Irpef […] sarebbe stata probabilmente più coerente’. Non è nostra intenzione far pagare ai cittadini ulteriori oneri rispetto a quelli attuali, perché rifiutiamo l’idea che siano solo i residenti a farsi carico degli extra costi di una città complessa come Venezia, che accoglie milioni di visitatori ogni anno. Adotteremo le più opportune iniziative nel migliore interesse dei cittadini veneziani, senza mettere loro le mani in tasca», dichiara il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
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