Le nuove adesioni provengono da diverse zone agrumetate della Sicilia, contribuendo ad arricchire il volto del Distretto. In un periodo in cui la tutela del territorio è cruciale, con il rischio di desertificazione che minaccia sempre di più la nostra regione, “il Distretto si dimostra essenziale per le piccole e medie aziende singole o aggregate che necessitano del supporto offerti da realtà come la nostra che agisce a livello regionale e, quindi, dell’intera filiera agrumicola isolana al di là dei singoli territori che per quanto importanti non possono, da soli, fare la differenza in un mercato globalizzato, molto concorrenziale e soprattutto in questo momento alle prese con problemi non di poco conto, come la siccità”.
Molto significativa la presenza nella base dei tre consorzi dei limoni Igp (Siracusa, Interdonato di Messina e dell’Etna), così come la presenza di una bella realtà di commercializzazione del presidio slowfood del Mandarino il Tardivo di Ciaculli.
Tra i punti all’ordine del giorno, dopo aver messo in evidenza con molta chiarezza quelli che sono i vincoli imposti dalla normativa di riferimento, è stata approvata la variante sostanziale del Progetto “Cluster in Sicilia” che sta vedendo il supporto e il contributo nelle idee di numerose aziende della filiera. La presidente Argentati ha commentato: “Riteniamo che questa sia un’opportunità molto importante per tutta la filiera. Stiamo condividendo tutti i passaggi con la base sociale e naturalmente con l’amministrazione pubblica anche per allineare il progetto al nuovo disciplinare emanato dall’Assessorato attività produttive e certamente lavoreremo per dare maggiore valore aggiunto alle produzioni agrumicole isolane, ai relativi Consorzi di tutela associati, spingendo anche le produzioni biologiche e l’importanza per il rispetto dell’ambiente, dei fattori naturali di produzione, come l’acqua e il rispetto del consumatore. Faremo molte attività di digital marketing rivolte ai consumatori finali perché prevediamo in Sicilia l’entrata in produzione di molti agrumeti che sono stati rinnovati negli ultimi anni e quindi un incremento della produzione, oltre alla competizione da parte di molti Paesi nel mondo, situazioni alle quali dobbiamo rispondere con azioni a supporto della riconoscibilità delle produzioni siciliane, sia in Italia che all’estero, dando un grosso impulso alle produzioni biologiche anche e soprattutto attraverso azioni di marketing territoriale attraverso il progetto “Le Vie della Zagara” sul quale si lavora ormai da tempo, ma che adesso si intende rilanciare”. (aa)
L’Assemblea ha inoltre approvato il bilancio del 2023 in pareggio, confermando il ruolo no profit dello stesso Distretto.
Fonte: Ufficio stampa Distretto Agrumi di Sicilia
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui