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Via libera al decreto Superbonus, è legge: dai tagli alle ristrutturazioni allo stop ai compensi per le banche. Tutte le novità

Con 150 voti a favore e 109 contrari la Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge che contiene disposizioni per la disciplina del cosiddetto Superbonus, l’incentivo fiscale del 110% per gli interventi che aumentano l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici.

Come riporta Agenzia Nova, introduce alcune novità per semplificare la misura: si prevede la costituzione di un fondo, con una dotazione di 35 milioni di euro per il 2025, per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale degli immobili danneggiati nei Comuni colpiti da eventi sismici verificatisi dal primo aprile del 2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, con l’esclusione degli eventi occorsi in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016, gia’ interessati da specifiche norme.

Si stabilisce, poi, che il capo del dipartimento Casa Italia della presidenza del Consiglio dei ministri, con proprio provvedimento da adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, proceda al riparto delle predette risorse tra i commissari straordinari o delegati espressamente incaricati per gli interventi di ricostruzione competenti in relazione ai territori dei Comuni interessati.

Viene, inoltre, contemplata l’adozione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e l’autorità politica delegata alla ricostruzione, per stabilire il limite massimo del contributo spettante a ciascun richiedente e le altre modalita’ applicative.

Banche e intermediari finanziari

Dal primo gennaio 2025 le banche e gli intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia non potranno più procedere con la compensazione dei crediti edilizi rientranti nel Superbonus con i contributi previdenziali, assistenziali e con i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Si dispone la ripartizione dei crediti di imposta acquisiti in sei rate annuali, qualora abbiano riconosciuto al cedente un prezzo inferiore al 75 per cento del valore nominale del credito. Viene stabilito, sempre con riferimento al cosiddetto Superbonus, nonche’ ai crediti di imposta per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per gli interventi antisismici, la detraibilità in dieci anni, anziche’ quattro o cinque, delle spese sostenute a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. 

Ed ancora, si differisce al 30 giugno 2024 il termine entro il quale i Comuni possono approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della tassa sui rifiuti (Tari) e della tariffa corrispettiva. Posticipata al primo luglio del 2026 la decorrenza relativa all’efficacia della cosiddetta Plastic tax, ed al primo luglio del 2025 la decorrenza legata alla efficacia della cosiddetta Sugar tax.

Sono state, infine, comprese, oltre alle Regioni ordinarie, anche le Province autonome di Trento e di Bolzano tra i soggetti destinatari del Fondo per prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, per la dotazione di 20 milioni ad esso attribuita per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.

LEGGI ANCHE: Superbonus, le banche chiudono i rubinetti. Abi: “Impossibile compensare”

 

 

 

 

 



 

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