Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


ROMA. L’emorragia del Superbonus ha ridotto i margini della finanza pubblica rendendo più complicata la conferma del taglio del cuneo fiscale, perciò i tecnici del Tesoro sono già al lavoro in vista del piano di medio termine da presentare a Bruxelles il 20 settembre, che rappresenterà il quadro di riferimento della prossima legge di bilancio.

Per fare cassa e finanziare la manovra con coperture credibili il governo non ha davanti a sé molte strade. Al di là delle privatizzazioni e della spending review sui ministeri, le fonti certe sono essenzialmente tre: l’aumento delle imposte, l’extradeficit – in questo caso serve l’autorizzazione di Bruxelles – e i tagli di spesa.

La sintesi politica sulle misure ci sarà, ovviamente, a fine settembre, ma una leva che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non ha fatto mistero di voler percorrere riguarda la razionalizzazione delle tax expenditures. Un progetto ambizioso e complicato, non c’è esecutivo che negli ultimi anni non abbia detto di voler usare le forbici sulle esenzioni fiscali per recuperare risorse fresche. Ma alla fine i dati raccontano che le agevolazioni sono cresciute e la perdita di gettito raddoppiata.

Il taglio all’agevolazione di base sulle ristrutturazioni edilizie è stato l’anticipo proprio di un più ampio piano di razionalizzazione delle tax expenditures. Le polemiche sul Superbonus e lo stop ai crediti fiscali hanno fatto passare sotto silenzio un altro intervento che dimostra la volontà del Tesoro di ripensare completamente tutto il meccanismo delle detrazioni. Con il via libera del Parlamento allo “spalma crediti” del Superbonus da quattro a dieci anni, è stata votata anche la riduzione dello sconto al 50% sulle ristrutturazioni semplici che passa al 36% l’anno prossimo e dal 2028 al 30%. Con l’aliquota cambieranno pure i tetti di spesa, da 96 mila euro a 48 mila, la metà.

Già nella legge di bilancio dello scorso anno qualche passo era stato compiuto. Infatti, le forbici erano state usate nei confronti dei contribuenti con un reddito superiore a 50 mila euro, andando a tagliare una quota di 260 euro sulle spese da portare in detrazione al 19%. Dalla tagliola sono state escluse le spese sanitarie, ma compresi, ad esempio, i premi delle assicurazioni per i rischi legati alle calamità naturali e le erogazioni liberali a favore dei partiti politici.

Il governo ha intenzione di riprendere in mano il dossier delle detrazioni in vista della legge di bilancio: nessuno può dire oggi che si vogliono ricomprendere nella tagliola anche le spese mediche per i redditi sopra i 50 mila euro, ma è stato comunque acceso un faro per farsi trovare pronti in autunno. L’impegno del ministro Giancarlo Giorgetti è comunque quello di cercare delle soluzioni per aiutare le famiglie in difficoltà chiedendo qualche sacrificio a chi può contare su redditi più alti.

L’Ufficio parlamentare di Bilancio ricorda che il ricorso alle agevolazioni fiscali negli ultimi sei anni è aumentato ulteriormente: le voci sono passate da 466 a 625 e la perdita di gettito complessiva è raddoppiata, da 54 a 105 miliardi. «L’Irpef è l’imposta con la maggiore concentrazione di agevolazioni per il 2024, conta 200 voci (il 32% del totale)», si legge in un rapporto dell’Upb. L’intervento realizzato nella manovra dello scorso anno, spiega l’Authority sui conti pubblici, rappresenta «una minima parte del complesso delle tax expenditures, circa il 6%», mentre invece le detrazioni per le spese sanitarie costituiscono circa due terzi del totale (il 65%) e sono utilizzate da 18,7 milioni di contribuenti. In generale, secondo i conti dell’Upb, «il beneficio medio maggiore – compreso tra 432 e 638 euro – va ai contribuenti con oltre 50 mila euro di reddito, che risultano beneficiari nell’86% dei casi».

L’Ufficio parlamentare di bilancio critica il taglio fatto nella scorsa manovra perché «non ha generato un progresso tangibile nella riduzione delle spese fiscali. La stessa delega fiscale, pur auspicando un riordino delle agevolazioni, continua a salvaguardare le componenti più cospicue». Quanto alle spese sanitarie, consiglia l’Upb, «potrebbero essere ripensate nell’ambito di una più ampia riflessione sul livello del finanziamento del Servizio sanitario, sul ruolo delle assicurazioni e sui meccanismi di compartecipazione alla spesa come i ticket, che da soli corrispondono ad agevolazioni potenziali per circa 500 milioni».

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui