Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


In vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno, StartupItalia prosegue il suo viaggio editoriale per raccogliere spunti, proposte e visioni degli stakeholder. L’intervista al Direttore dell’associazione che rappresenta la filiera italiana dell’innovazione: «Servono massa critica e aggregazione»

«Per anni abbiamo parlato dell’open innovation come soluzione per quelle aziende che non volevano fare la fine di Blockbuster. I principali player mondiali hanno capito la lezione così bene che sono loro i primi a reinvestire le proprie disponibilità nel mercato dell’AI. Ma per vincere la sfida l’Europa è partita in ritardo». Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp, ci ha dato la sua visione sul presente e futuro dell’Ue, a meno di un mese dalle elezioni dell’8 e 9 giugno che determineranno la composizione del prossimo Parlamento e, di conseguenza, la direzione politica della Commissione che guiderà l’esecutivo di Bruxelles per i prossimi cinque anni.

L’intervista a Giorgio Ciron (InnovUp) su Europa, AI e investimenti

Come ci ha raccontato Francesco Cerruti, Direttore di Italian Tech Alliance, la terza via europea resta un sentiero percorribile e potenzialmente ricco di opportunità di crescita per l’ecosistema dell’innovazione. Servono d’altra parte le riforme, una visione comune, un mercato più ampio del Venture Capital. Altrimenti la partita risulta persa in partenza.

Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp

L’AI è l’argomento centrale in ogni dibattito sull’innovazione. Qual è la situazione vista dall’angolo Ue?
Come sempre l’Europa sta cercando una terza via sull’AI. Ma purtroppo, come ha detto Alec Ross durante la nostra assemblea annuale, il fatto di aver approvato l’AI Act pone l’Unione come arbitro di una partita che non potrà mai vincere. Nuovamente, davanti ad una rivoluzione tecnologica, siamo nella posizione di regolarla e non guidarla. Con questo non voglio dire che il tema etico non vada affrontato. Anzi, è centrale. 

Eppure l’Europa avrebbe alcune carte da giocarsi. Mistral AI è il nuovo gioiello francese, in cui ha peraltro prontamente investito Microsoft.
Questa partita si vince sui fondi. Se negli USA ci sono aziende come OpenAI che ha raccolto oltre 10 miliardi di dollari, è duro recuperare quel gap. Oggi il mondo dell’AI ricorda quello dei motori di ricerca all’inizio del loro sviluppo: c’erano tanti soggetti, e non si capiva chi avrebbe vinto. Noi crediamo che ci sia spazio per uno, massimo due super champion.

mistral team 102523
Il team di Mistral AI, l’unicorno francese in cui ha investito anche Microsoft

Cosa occorrerebbe fare a livello europeo per creare terreno fertile e dar vita a nuove scaleup?
Servono massa critica e aggregazione. Possiamo vincere questa sfida solo se creiamo un vero champion europeo. Per farlo però servono i capitali che al momento nessuno Stato europeo da solo può mobilitare. Serve una integrazione vera: mi immagino una grossa piattaforma per il Venture Capital europeo, per mettere a fattor comune le risorse. Occorre una legislazione comune a livello di startup per facilitarne il movimento. Da non scordare poi la governance: mi aspetto che nella prossima Commissione qualcuno abbia una delega chiara sul tema. Potrebbe senz’altro esserci un Commissario sull’AI.

Le startup fanno parte dell’economia reale, anche se con numeri ancora ridotti in Italia. Perché è importante il loro contributo?
In Italia riscontriamo una difficoltà di visione a medio e lungo periodo. Ma è bene ricordare che investire in startup significa garantire posti di lavoro e crescita. E questo è ancora più vero in un continente che affronterà una crisi demografica drammatica. La soluzione non può che essere l’innovazione per aumentare la produttività. E poi sottolineo un altro nodo, che vale per tutti in Europa: se non viene reinvestito in nuove iniziative imprenditoriali il risparmio privato accumulato grazie al debito pubblico, che ci ha permesso di vivere in benessere per decenni, allora non potrà che erodersi.

europa bandiere 1024x578 1280x720 1

Sull’AI lo scenario non è così incoraggiante per l’UE. Ci sono altri comparti su cui puntare?
Come economie europee possiamo giocare una partita importante nelle startup deeptech, un aspetto peraltro intercettato in maniera efficace nel piano industriale di CDP Venture Capital 2024/2028. Sono quelle le realtà in cui abbiamo un vantaggio competitivo, grazie alle filiere e al manifatturiero. Altri settori interessanti sono aerospace, life science ed energia. A titolo di esempio ritengo probabile che la nuova centrale a fusione nasca in Europa, piuttosto che in altre zone del mondo, perché qui abbiamo le competenze per farlo.

L’hai citato: il piano di CDP Venture Capital. Potrà far nascere i nuovi campioni nazionali dell’innovazione?
La strategia è giusta: bisogna focalizzare le risorse un po’ meno a pioggia e più sullo scaling delle startup. Il lavoro svolto finora ha aumentato le valutazioni e l’ammontare medio dei round di investimento di startup seed e pre seed in Italia. Ora bisogna consolidare queste fasi e favorire la crescita dei round successivi. Bisognerà poi attrarre i capitali internazionali per i mega round: sono quelli i fondi per giocare la partita economica internazionale.



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui