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Mentre a San Siro va in scena la premiazione dello scudetto, ai piani alti dell’Inter cresce la fibrillazione per un futuro sempre più incerto. Il tempo per restituire il prestito da circa 385 milioni è quasi scaduto: i termini sono stati prorogati dal 20 al 21 maggio, ma Suning ha meno di 48 ore per saldare il debito al fondo Oaktree. Eventualità sempre più remota visto che la trattiva per un ulteriore prestito con l’altro fondo Pimco, a copertura del precedente è saltata e la proprietà del club nerazzurro sembra essere destinata a passare di mano. Ma dopo il comunicato al fulmicotone del presidente Steven Zhang, all’orizzonte si comincerebbe a intravedere una battaglia legale per il controllo dell’Inter.

La scadenza di Oaktree

Dopo il pareggio per 1-1 contro la Lazio alla penultima di campionato, Simone Inzaghi, Lautaro Martinez e gli altri artefici della straordinaria stagione nerazzurra hanno alzato la coppa dei Campioni d’Italia davanti a uno stadio tutto esaurito.

Ma se soltanto alcuni giorni prima, il futuro di alcuni protagonisti della seconda stella nerazzurra sembrava blindato dalla continuità della presidenza Zhang, adesso i rinnovi più importanti, a partire da quello del capitano e centravanti argentino, potrebbero essere messi in discussione.

Negli ultimi mesi l’attuale proprietà nerazzurra aveva cercato una soluzione per rifinanziare il prestito da circa 385 milioni di euro (interessi compresi) concesso nel 2021 dal fondo californiano Oaktree alla holding lussemburghese Grand Tower, attraverso la quale la famiglia cinese controlla il club.

L’accordo prevedeva che il fondo avrebbe potuto ricorrere all’escussione di circa il 69% delle quote dell’Inter messe in pegno in caso di mancata restituzione del prestito entro la scadenza del 20 maggio 2024 (prorogata di un giorno).

Zhang sarebbe riuscito a tenere in piedi fino all’ultimo la trattativa per un altro prestito da 435 milioni dal fondo Pimco, che avrebbe dovuto ripagare il debito precedente. La soluzione è però sfumata a un passo dal traguardo insieme, sembrerebbe finora, al sogno della famiglia cinese di mantenere la proprietà dell’Inter.

Secondo fonti citate dal Corriere della Sera, il contratto del 2021 conterrebbe clausole che avrebbero impedito di compiere atti che possano ridurre il valore di un’eventuale vendita del club, come ad esempio contrarre un nuovo debito. Condizioni che Oaktree, irritato per la mancata vendita del club negli ultimi tre anni, avrebbe deciso di fare valere.

Questo spiegherebbe anche l’attacco frontale al club lanciato da Zhang nell’ultimo comunicato ufficiale a pochi giorni dalla deadline. “Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree, abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato” ha spiegato il presidente rivolgendosi alla “famiglia nerazzurra“, ricordando i 7 titoli vinti in otto anni nonostante il difficile periodo della pandemia.

“Purtroppo – ha scritto ancora Zhang – i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità”.

“A nome dell’Inter e in qualità di Presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità. Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree” si legge in conclusione nel comunicato dell’Inter.

Le rassicurazioni di Marotta

Allo stato dei fatti Oaktree sarebbe pronto a rilevare la proprietà dell’Inter e si starebbe già preparando ad avviare le pratiche per l’escussione del pegno che pesa sul 99,6% delle quote della società, dato che in pegno sarebbe stato messo anche il 31,05% del fondo LionRock.

Il nuovo azionista di maggioranza dovrà istituire un nuovo Consiglio di Amministrazione e un nuovo presidente, senza rappresentanti del gruppo Suning. L’intenzione della nuova proprietà sarebbe quella di riconfermare tutto il management attuale dell’Inter, che ha garantito i tanti successi raggiunti dall’Inter negli ultimi anni con una gestione finanziaria d’eccellenza.

La paura dei tifosi è però che il fondo Oaktree possa aprire un’era di austerità, con il solo obiettivo di trovare un acquirente. Per questo, prima della cerimonia dello scudetto, l’amministratore delegato Giuseppe Marotta ha cercato di tranquillizzare gli animi: “La questione riguarda i nostri azionisti quindi non solo non ne siamo bene a conoscenza, ma è una questione di rispetto. Io posso garantire – ha dichiarato nel pre-partita a Dazn – che la società è molto solida, non abbiamo assolutamente preoccupazioni, neanche dal punto di vista finanziario. I tifosi possono stare tranquilli”.

“Sotto la gestione Zhang le cose sono andate bene, hanno a cuore l’Inter e qualunque decisione prenderanno lo faranno per il bene dell’Inter. Sono molto ottimista che si possa proseguire così” ha detto ancora.

“La stabilità della società è assolutamente garantita dalla presenza di Zhang, è con noi. Lo abbiamo sentito anche stamattina – ha aggiunto il dirigente -, era molto felice di questa festa, purtroppo non ha potuto partecipare ma ci dà sicurezza, malgrado quello che dice la gente che ci vuole male. Ma chi tifa per noi lo sa. Noi siamo una società virtuosa e sfido chiunque a controllare i nostri conti“.

“Tra oggi e domani cercheremo di dare vita a festeggiamenti facendoci scivolare addosso le critiche delle cattive persone” ha concluso Marotta.

Parole al miele arrivate anche dall’allenatore Simone Inzaghi: “Ero con Marotta ed Ausilio ieri, ha già parlato il direttore Marotta. Per quanto mi riguarda posso solo ringraziare Steven Zhang, con me è sempre stato un ottimo presidente” ha detto il tecnico nerazzurro alla fine della partita” aggiungendo che “in questi anni mi ha sempre supportato e sopportato, è sempre stato di grandissimo aiuto. Ora si tratta di questioni tecniche ed è giusto che parli Marotta e chi di dovere”.

“Voglio tranquillizzare i tifosi e sono tranquillo io, Marotta ha già parlato – ha detto ancora Inzaghi ai microfoni di Sky – In questi tre anni Zhang non mi ha mai fatto mancare nulla. Ci sono delle problematiche che spero possa risolvere, l’avrei voluto qui con noi”.



 

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