Nel mio lavoro come progettista europeo, ho visto come città dell’Est devastate fino agli anni ’90, siano riuscite a riprendersi e a prosperare grazie a una pianificazione intelligente e all’utilizzo strategico di finanziamenti pubblici e privati. Progetti ben concepiti e realizzati hanno trasformato queste città, rendendole più attraenti, vivibili e sostenibili. Ritorno da un breve tour della Polonia e l’ho vista distante anni luce dai miei ricordi di adolescente.
Ma quello che ho visto nelle città e nei dintorni della Polonia, l’ho visto realizzare in Bulgaria, Romania, Ungheria, Bosnia, Serbia. Perfino Turchia. Una rinascita che riempie il cuore, perché si percepisce la voglia di costruire qualcosa di bello che duri nel tempo.
Sono uno spirito eretico e critico e non sono un entusiasta dell’Europa. Almeno per com’è ora. Ma il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e le altre linee di finanziamento europeo rappresentano un’opportunità unica per trasformare una realtà piccola come Belluno, migliorandone la vivibilità. Utilizzando i fondi in modo sapiente e strategico, sarebbe possibile fin da ora realizzare progetti che avrebbero un impatto duraturo sulla città e i suoi abitanti attuali e futuri.
Un esempio concreto viene da quei fondi che permettono la creazione di vasti spazi di verde pubblico e accessibilità. Investimenti che potrebbero far diventare Belluno un modello di città verde, dove la natura – che non manca – è valorizzata dal tessuto urbano, includendo le attività commerciali. La realizzazione in Piazza dei Martiri di un parcheggio sotterraneo, con giardini e locali per attività commerciali a basso costo e ridotto impatto ambientale, potrebbe diventare il cuore pulsante della vita cittadina, offrendo ai residenti – commercianti e non – e ai visitatori, un luogo di ritrovo e relax in armonia con la città.
Mini auto elettriche a noleggio consentirebbero ai cittadini di compiere brevi spostamenti senza far uscire i propri veicoli dai garage.
Parallelamente, l’istituzione di una linea di tram che attraversi la città e le periferie, rappresenterebbe una svolta importante per la mobilità urbana. Questo mezzo di trasporto – che potrebbe diventare gratuito per tutti grazie a una gestione oculata delle imposte comunali e dei finanziamenti – connetterebbe efficacemente il centro città con la periferia e con i comuni limitrofi.
Il recupero dell’edilizia pubblica è un altro ambito che potrebbe beneficiare notevolmente dei fondi. Interventi di riqualificazione degli edifici esistenti non solo migliorerebbero la qualità della vita dei residenti, ma potrebbero anche stimolare l’economia locale.
Queste idee non sono fantasia, ma opere in corso di realizzazione in città e paesi che ho visitato personalmente. Sono esempi virtuosi realizzati da correnti politiche di destra, di sinistra e di centro che hanno avuto l’intelligenza di sfruttare al meglio le risorse disponibili per diventare città all’avanguardia nella qualità della vita.
dr. Giacomo Gerlin
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