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Continua a calare il tasso di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento per i mutui sulla casa. Nel mese di aprile il tasso medio è stato pari al 3,67 per cento, contro il 3,79% del mese di marzo. Di pari passo, però, risolleva la testa il costo del denaro per i finanziamenti alle imprese, che ad aprile era pari al 5,32% contro il 5,26% di marzo. È quanto emerge dal bollettino mensile dell’Abi relativo al mese di aprile. Il tasso medio sul totale dei prestiti resta stabile al 4,8 per cento.

Prosegue la flessione dei prestiti: -2,5 per cento

Continua la flessione dei prestiti a famiglie e imprese la quale nel mese scorso ha segnato un nuovo calo del 2,5 per cento su base annua mentre, a marzo 2024 avevano registrato un calo del 2,6%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,9% e quelli alle famiglie dell’1,4 per cento. Il livello degli impieghi totali, pari a 1.412 miliardi, è il livello più basso raggiunto da aprile 2019, quando erano pari a 1.436 miliardi.

Le sofferenze al valore nominale nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a marzo 2024 sono state 16,9 miliardi di euro (17,4 miliardi nel mese precedente e 15,1 miliardi a marzo 2023). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è l’1,01% a marzo 2024 (1,03% a febbraio 2024; 4,89% a novembre 2015).

I depositi ancora in calo a 1.776 miliardi

I depositi restano abbastanza stabili a 1776 miliardi, con una flessione dell’1,4% anno su anno. Ad aprile il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato l’1,05% (1,04% nel mese precedente, 0,32% a giugno 2022). Il tasso sui soli depositi in conto corrente è salito allo 0,59% (0,57% nel mese precedente). Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) ad aprile 2024 è stato il 3,63 per cento. Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce), l’incremento è stato di 334 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad aprile 2024 è stato il 3,81%, con un incremento di 250 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31 per cento.

La raccolta a medio e lungo termine

La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 215 miliardi tra marzo 2023 e marzo 2024 (137,1 miliardi famiglie, 21,2 imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). Ad aprile 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa del 20,4% (+18,8% nel mese precedente).

 

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