Test per l’esame di giornalismo sui casi giudiziari, (fin troppo) spesso messi in parallelo, relativi alla Liguria e alla Puglia. Il candidato consideri che:
a) Il Governatore ligure Giovanni Toti, ricostruisce Libero, è stato accusato di aver ricevuto circa 75.000 euro da due imprenditori in cambio di agevolazioni in vari ambiti lavorativi.
b) Tale finanziamento, aggiunge Il Giornale, è stato regolarmente rendicontato, anche perché si riferiva alla campagna elettorale per le Regionali 2020, i cui bilanci sono pubblici.
c) Anche fosse, Aldo Spinelli, già patron del Genoa e presunto “grande corruttore”, ha ammesso, scrive La Repubblica, di non aver avuto dall’esponente di Noi Moderati quanto si aspettava.
d) Una misura di custodia cautelare richiede che sussista il pericolo di reiterazione del reato, di fuga o di inquinamento delle prove. Il Gip di Genova, spiega Il Sole 24 Ore, l’ha richiesta cinque mesi fa, sufficienti per attuare ripetutamente quanto paventato, nota l’ex Sindaco di Roma Ignazio Marino.
e) L’ex direttore di Studio Aperto è stato posto ai domiciliari a inizio maggio, a poche settimane dalle Europee 2024.
Liguria e Puglia sono casi completamente diversi
f) L’omologo pugliese Michele Emiliano ha affermato di aver “affidato”, da primo cittadino di Bari, l’attuale epigono Antonio Decaro a una sorella del boss locale Antonio Capriati.
g) Davanti alla Commissione Antimafia, l’ex magistrato ha cambiato leggermente versione, confermando però di aver ingiunto a dei «ragazzi» di lasciare in pace il suo assessore di allora.
h) Lo stesso, d’altronde, aveva fatto il numero uno dell’ANCI, dopo aver provato a smentire fuori tempo massimo il suo predecessore.
i) Il tutto mentre un’inchiesta della locale DDA ha portato a una raffica di indagati, arresti e dimissioni in tutta la Regione.
j) Il Presidente della Puglia non è indagato, e il Consiglio regionale ha respinto una mozione di sfiducia presentata contro di lui dall’opposizione di centrodestra.
Ciò posto, il candidato ha un minuto per commentare, prescindendo da termini quali “caposala”, la seguente dichiarazione di Elly Schlein, segretario del Pd. «Quando arrivano indagini che fanno emergere quadri gravissimi, siamo i primi a dirlo, a prendere le distanze, a pretendere dimissioni. Dall’altra parte invece le indagini della magistratura interessano soltanto quando colpiscono avversari politici».
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