Gli Hartono non alzeranno troppo il budget e cercano giocatori italiani o con esperienza di A. Correa e Karius altri nomi che girano
L a famiglia Hartono apprezza molto la praticità. Meno il clamore dei buoni propositi mediatici. Con una proprietà così ricca (immensamente) si è propensi credere che il Como in Serie A acquisterà per forza giocatori per puntare subito al vertice. Le possibilità finanziarie ci sono tutte, abbondantemente. Ma la storia recente aiuta a riflettere. L’esplosione della Como-mania con Cesc Fabregas in panchina è recente. Non è stata la prima scelta quando sono arrivati in B, ma hanno atteso il momento che loro ritenevano opportuno. E così sarà anche in fase di costruzione della squadra che affronterà la Serie A.
la linea societaria
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La triangolazione geografica delle scelte sarà Giacarta-Londra-Como, cioè tra la sede dell’impero Hartono, quella della società a cui fa riferimento il club e la sede della società calcistica. Proprio a Londra è prevista settimana prossima una prima riunione dei vertici per delineare le linee guida del mercato. Quindi quali giocatori cercare, quale filosofia seguire e quanto budget si avrà a disposizione. L’esperienza recente che dovrebbe fare un po’ da riferimento potrebbe essere quella del Monza di Silvio Berlusconi. Anche i brianzoli quando ottennero la promozione in A avevano una disponibilità economica profonda. Eppure applicarono con l’a.d. Adriano Galliani un’idea vincente che vale ancora oggi, due stagioni dopo. In primis giocatori italiani o, in alternativa, con esperienza della nostra Serie A. E anche il monte ingaggi non avrà slanci verso il cielo, ma si cercherà di calmierare il tutto. I più pagati saranno compresi tra i 2 e i 3 milioni l’anno, bonus inclusi. Una piccola deroga magari verrà fatta per il centravanti che sarà fondamentale per garantirsi i gol necessari per mantenere la categoria. I riflettori mediatici non sono un obiettivo per la proprietà. Se arriverà l’occasione, si prenderà in considerazione. Ma non ci sarà la ricerca asfissiante del “colpo”. Ecco perché al momento tutti i nomi che circolano vengono catalogati in casa Como come suggestioni. Da Mauro Icardi a Joaquin Correa, da Luka Modric a Loris Karius. La realtà è che il Como cercherà un difensore centrale, un centrocampista di spessore e una punta italiani o che conoscano bene il nostro campionato.
programmi chiari
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E’ chiaro che poi entreranno in gioco anche le conoscenze di Fabregas. Lo spagnolo ha giocato con tantissimi giocatori nella sua carriera e tutti di altissimo livello. Normale che magari qualcuno avviato verso il termine di un contratto o con un’età superiore ai 30 anni potrebbe anche ritrovarsi con una vecchia conoscenza come Cesc. Tipo Pedro della Lazio, il suo compagno di squadra di più vecchia data (248 gare insieme): ha rinnovato automaticamente di una stagione, ma non è detto che resti a Roma… Questi aspetti però verranno presi in considerazione dopo, quando l’ossatura della squadra sarà già avanti. Ecco perché la presenza di Jamie Vardy allo stadio recentemente ha scatenato fantasie di mercato che non hanno prodotto altro che smentite. “Vardy non verrà di sicuro, non è un obiettivo – ha dichiarato Fabregas nei giorni scorsi -. Dobbiamo fare la squadra con l’obiettivo di salvarci, poi se faremo di più sarebbe perfetto. Io voglio vincere e la società lo sa, per questo dobbiamo fare una squadra forte, che ci crede”. Una squadra credibile. Prima i rinforzi attorno a chi ha portato il Como in A. Quindi Cutrone, Verdi, Abildgaard, Odenthal e compagnia. Poi il resto. Perché questa squadra ha dimostrato di essere un gruppo con dei valori profondi umani e tecnici. Ecco perché il primo pensiero della società andrà a chi ha portato la squadra in A. Perché la famiglia Hartono apprezza la praticità.
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