Favorire la circolazione dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi permettendo agli enti economici regionali e alle società controllate di acquistare crediti fiscali dalle banche da portare in compensazione con i propri debiti fiscali e previdenziali, a condizione di disporre di proprie risorse economiche e finanziarie sufficienti per far fronte sia all’acquisto sia ai possibili rischi derivanti dalle operazioni. La proposta di legge di iniziativa consiliare è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana a maggioranza con i voti di Pd, Fdi e M5s, e la non partecipazione al voto della Lega.
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L’atto è frutto di un lavoro di integrazione di due diverse proposte presentate del gruppo Pd e da Fdi. L’ambito di applicazione della legge è quello dei crediti che discendono dagli interventi rientranti dal cosiddetto superbonus, sia sisma bonus che l’ecobonus, ma anche per le opere di ristrutturazione edilizia. Sulla base di una ricognizione effettuata presso enti e società potenzialmente interessati dalla norma, è stato spiegato, è emerso un ammontare di debiti fiscali e previdenziali teoricamente compensabili annualmente pari a circa 5 milioni. Gli enti e le società controllate dalla Regione potranno procedere all’acquisto dei crediti fiscali dalle banche con la garanzia del pro-soluto e a fronte di un accantonamento a un apposito fondo rischi del proprio bilancio di esercizio pari ad almeno il 20 del valore nominale dei crediti acquistati.
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“Parliamo di una questione di grande attualità sulla quale abbiamo ritenuto che anche la Regione Toscana provi a dare un contributo fattivo – ha detto Valentina Mercanti, prima firmataria della proposta Pd -. L’obiettivo è quello di provare a fare la nostra parte, senza mettere in difficoltà le nostre aziende partecipate, ma cercando di dare una riposta a tutti quei soggetti che vivono momenti di grande difficoltà per i cosiddetti crediti incagliati”.
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